Il Sistema museale nazionale è il progetto coordinato dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura, che mira alla messa in rete dei quasi 5.000 musei e luoghi della cultura italiani - pubblici (statali e non) e privati - al fine di migliorare il sistema di fruizione, accessibilità e gestione sostenibile del patrimonio culturale. Il sistema, cui i musei possono aderire su base volontaria e mediante un processo di accreditamento, nasce con l'obiettivo di improntare la governance del patrimonio culturale alla sostenibilità, all'innovazione e alla partecipazione. L’adesione al sistema si basa sul riconoscimento della qualità e sulla propensione al miglioramento continuo e progressivo, attraverso l’applicazione di livelli uniformi di qualità a tutti i musei e luoghi della cultura italiani, sia pubblici che privati, indipendentemente dalla proprietà, dimensione, regione di appartenenza. Per visualizzare i musei aderenti si può visitare il seguente link
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Qual è il percorso di definizione?
L’istituzione del SMN è strettamente connessa alla riforma dell’allora Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (ora Ministero della cultura) del 2014, che ha inquadrato la fruizione pubblica dei musei e dei luoghi della cultura entro l’orizzonte della gestione integrata.
La costituzione di una rete museale a livello nazionale si innesta nel lungo processo di definizione dei requisiti di qualità per i musei italiani, iniziato già negli ultimi decenni del secolo scorso, che ha visto collaborare Ministero, Regioni, enti locali ed esperti museali. Le tappe principali di questo processo sono rappresentate dai seguenti atti normativi:
- decreto legislativo n. 112 del 1998, recante il “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”, art. 150;
- decreto ministeriale 10 maggio 2001, recante l’ “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei”;
- normativa regionale sui requisiti di qualità e sulle forme di certificazione della qualità;
- decreto legislativo n. 42 del 2004, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio (…)”, art. 114;
- decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 171 del 2014, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance (…)”;
- decreto ministeriale 23 dicembre 2014, recante “Organizzazione e funzionamento dei musei statali”, art. 7.
Quali sono gli obiettivi?
Il Sistema museale nazionale, la cui gestione è in capo alla Direzione generale Musei, si pone come obiettivo quello di creare una governance integrata del patrimonio improntata alla sostenibilità, all’innovazione e alla partecipazione, che coinvolga insieme ai musei e i luoghi della cultura dello Stato anche le strutture di proprietà regionale, comunale, i musei diocesani, nonché quelli privati, universitari o militari.
Il progetto ha nella sua mission le seguenti finalità:
- potenziare la fruizione del patrimonio culturale nel suo complesso, dai musei più piccoli e meno noti ai grandi attrattori;
- garantire un accesso di qualità per il pubblico e un miglioramento della protezione dei beni culturali, attraverso la definizione di livelli uniformi di qualità per tutti i luoghi della cultura della rete;
- favorire la promozione dello sviluppo della cultura;
- favorire la generazione di economie di scala, inclusa la prestazione condivisa di servizi e competenze professionali tra gli istituti che fanno parte del Sistema.
Cosa sono i livelli uniformi di qualità?
Cosa sono i livelli uniformi di qualità?
I Livelli uniformi di qualità sono lo strumento di attivazione del SMN e di raggiungimento delle finalità da esso perseguite, elaborati in attuazione dell'articolo 114 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, dalla Commissione per i Livelli uniformi di qualità per la valorizzazione dei musei (art. 1, co. 2, del DM 113/2018).
Sono il risultato di un lavoro congiunto del Ministero, delle Regioni, degli enti locali e di ICOM (International Council of Museums), con il contributo di docenti universitari, funzionari pubblici ed esperti del settore museale e della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale. Per i musei essi costituiscono un importante documento di verifica del raggiungimento di standard minimi di qualità e, al tempo stesso, di supporto per la definizione di obiettivi di miglioramento.
I livelli sono suddivisi in standard minimi e obiettivi di miglioramento e sono articolati in tre ambiti:
- organizzazione (articolato in status giuridico, contabilità e finanze, struttura, attività, personale);
- collezioni (articolato in monitoraggio periodico dello stato conservativo del patrimonio; gestione e controllo formalizzati delle procedure di movimentazione; incremento del patrimonio; registrazione, documentazione e catalogazione del patrimonio; esposizione permanente; esposizione temporanea; programmi e attività di studio e ricerca; organizzazione dei depositi);
- comunicazione e rapporti con il territorio (articolato in rapporti con il pubblico e comunicazione, rapporti con il territorio e gli stakeholder).
Conosci il patrimonio museale italiano?
Il patrimonio museale in Italia conta circa 5.000 istituti, statali e non statali, pubblici e privati. civici, diocesani, universitari, militari. Il SMN è dunque eterogeneo per la tipologia dei siti coinvolti, comprendendo, oltre ai musei, anche aree e parchi archeologici, complessi monumentali, chiese, abbazie, castelli e fortificazioni, ed è capillarmente diffuso su tutto il territorio nazionale. La ricchezza del patrimonio culturale italiano è confermata dall’alto numero di siti iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO (https://www.unesco.beniculturali.it/).
I musei del MiC rappresentano circa il 10% dei musei italiani e afferiscono in buona parte alla Direzione generale Musei. In particolare, le riorganizzazioni ministeriali del 2014 e del 2019 hanno distinto gli istituti dotati di autonomia speciale, attualmente 43, dai musei non autonomi afferenti a delle strutture di coordinamento regionale, le 17 Direzioni regionali Musei con la Direzione Musei statali della città di Roma. A questi vanno aggiunti gli istituti museali afferenti ad altre Direzioni generali del Ministero, Archeologia, belle arti e paesaggio, Educazione ricerca e istituti culturali e Biblioteche e diritto d’autore.
Inoltre, tra i musei pubblici, accanto a quelli statali afferenti al MiC, esistono quelli facenti capo ad altri ministeri, quali Difesa e Istruzione e merito, insieme a quelli universitari, regionali, provinciali e civici. Numerosi sono pure i musei privati, quali diocesani, di fondazioni private e d’impresa.
Quali siti possono aderire?
“Il Sistema museale nazionale è composto dai musei e dagli altri luoghi della cultura statali, di cui all'articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché dagli altri musei di appartenenza pubblica, dai musei privati e dagli altri luoghi della cultura pubblici o privati, che, su base volontaria e secondo le modalità stabilite dal presente decreto chiedano di essere accreditati.” (art. 2, co.1, decreto ministeriale 21 febbraio 2018)
Al SMN possono accedere tutti i musei, complessi monumentali, parchi e aree archeologici, nonché luoghi della cultura, sia pubblici, statali e non statali, che privati, che, su base volontaria, presentano istanza di accreditamento secondo le modalità definite dalla normativa:
- decreto ministeriale 21 febbraio 2018 (DM 113/2018), recante “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale” pubblicato su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.78 del 04 aprile 2018;
- decreto del Direttore generale Musei 20 giugno 2018, recante “Prime modalità̀ di organizzazione e funzionamento del Sistema museale nazionale”.
Come si aderisce?
Il DM 113/2018 stabilisce procedure di accreditamento diverse in base all’appartenenza statale o non statale dei musei.
La Direzione generale Musei ha previsto un sistema di collegamento e di accreditamento dei musei, attraverso un questionario di autovalutazione sul grado di possesso dei requisiti di qualità. Il questionario viene compilato e inviato dal direttore del museo che presenta istanza di accreditamento:
- alla Direzione generale Musei per l’adesione di musei di appartenenza statale;
- alla Regione di riferimento per l’adesione dei musei non statali.
I musei che raggiungono la soglia minima individuata sono accreditati al SMN; quelli che, invece, sono al di sotto di essa, sono comunque collegati al SMN per l’avvio di un percorso di crescita e consapevolezza sugli standard museali.
L’elenco dei musei aderenti al SMN è pubblicato sul sito web della Direzione generale Musei e aggiornato periodicamente.